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Iniziative speciali: LEGGERE I CLASSICI

Leggere i nostri classici
Il progetto si propone una rivisitazione dei migliori testi ed autori della nostra lunga tradizione umanistica-illuministica. Come da costume dell’associazione – che intende la lettura collettiva e il dibattito sui testi come autentico strumento di partecipazione e di promozione di una coscienza civile – anche questa iniziativa prende le mosse dalla volontà di rileggere testi poco o mal frequentati della nostra storia letteraria, accorpandoli secondo prospettive inconsuete che consentano a tutte le tipologie di lettori-partecipanti (in particolare studenti, insegnanti, ma anche semplici appassionati).
Il progetto fornisce un denominatore comune ai brani, dunque un’originale impostazione – in luogo di una ormai vieta abitudine a offrire il classico in modo decontestualizzato, come “spettacolino a sé”.
Innanzi tutto, quindi, una lettura sceneggiata attraverso la scelta antologica. I criteri di tale scelta sono stabiliti da redattori, certamente, ma seguendo il filo di un “lettore notevole”, che faccia da denominatore comune. Non solo “lettura”, quindi ma, si potrebbe dire “ricezione” – messa in primo piano del “ruolo del lettore”.
Quindi una discussione favorita da una figura professionale (critico, professore) che si offra come vero intermediario tra testo e pubblico, un “discussant” che sappia infondere negli intervenuti l’attitudine al dialogo sul testo in questione, la voglia di mettere a confronto la propria sensibilità con quella degli altri.
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Ciclo 1 Letteratura e identità nazionale:le radici politiche della nostra letteratrua dell'800
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Nell'anno accademico 1993-94 il professor Ezio Raimondi tenne un corso monografico dal titolo "La letteratura italiana: il moderno, la tradizione e l'identità nazionale". Avvertiva che qualcosa stava rapidamente cambiando nell'Italia di quegli anni, forse venendo meno, e che rileggere Leopardi, Manzoni, Nievo e De Sanctis (laddove essi, da letterati, si piegarono a osservare il corpo vivo della società in cui vivevano) poteva essere di una certa utilità per sè e i propri studenti. Da lì si poteva partire per cercare di capire quale contributo poteva dare la letteratura all'indagine dello stato di salute di una nazione - ancora da fare - e alla creazione o al consolidamento di una comune identità. Dal corso nacque anche un libro, dal titolo Letteratura e identità nazionale (B. Mondadori, 1998).

L’Associazione di lettura “La Bottega dell'Elefante” ritiene importante tornare a riflettere su quel grande tema attraverso quei grandi autori. Per questo, sulla falsariga del libro raimondiano, ha organizzato un ciclo di letture pubbliche (tenute da  due attori della Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone)  e ha invitato ospiti illustri a discuterne: ogni volta insieme un critico letterario e un teorico della politica.
ADI scuola (associazione degli italianisti, sezione didattica)  rilancia l’iniziativa, che può configurarsi come corso di aggiornamento per i docenti (con attestazione) e per gli studenti del triennio delle  scuole superiori (utile  per il credito formativo)
Tutti gli incontri si terranno nell'aula absidale di S. Lucia, nel tardo pomeriggio, secondo questo calendario:

Merc 17 gennaio ‘06: Leopardi, La tragedia dell'attenzione.
                  lettura drammaturgica del "Discorso sopra lo stato presente de' costumi degli italiani"
                  commento del prof. Emilio Pasquini e del prof. Carlo Galli

Merc 24 gennaio ‘06: Manzoni, La faticosa indagine della ragione
                 lettura drammaturgica della "Storia della Colonna infame"
                  commento del prof. Salvatore Nigro e del prof. Maurizio Viroli

Merc 31 gennaio ‘06: Nievo, Lo sguardo sicuro della giovinezza
                  lettura drammaturgica delle "Confessioni di un italiano"
                  commento del prof. Gian Mario Anselmi e del prof. Roberto Balzani

Merc 7 febbraio ‘06: De Sanctis, L'Italia dee cercare sé stessa
                lettura drammaturgica della "Storia della letteratura italiana"
                chiude il ciclo il prof. Ezio Raimondi

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Ciclo 2 Dialoghi fra Rinascimenti. Polifonia del nostro Quattrocento 


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Dopo il primo ciclo di letture (gennaio-febbraio 2007) di grande successo che ha inteso ricercare le radici politiche della nostra letteratura ottocentesca attraverso lo sguardo di Ezio Raimondi (“Letteratura e identità nazionale”) sui testi di Leopardi, Manzoni, Nievo e De Sanctis, il secondo ciclo mira a riportare in luce alcuni testi più o meni celebri della nostra grande stagione umanistica, avvalendosi delle ricerche e degli studi del grande maestro Eugenio Garin.

Dopo il primo ciclo di letture (gennaio-febbraio 2007) di grande successo che ha inteso ricercare le radici politiche della nostra letteratura ottocentesca attraverso lo sguardo di Ezio Raimondi (“Letteratura e identità nazionale”) sui testi di Leopardi, Manzoni, Nievo e De Sanctis, il secondo ciclo mira a riportare in luce alcuni testi più o meni celebri della nostra grande stagione umanistica, avvalendosi delle ricerche e degli studi del grande maestro Eugenio Garin.
La cultura del nostro Quattrocento e i suoi grandi dibattiti, scontri, polemiche ci sembrano un terreno molto prolifico su cui far nascere una discussione circa alcuni concetti quali l’utilizzo della cultura all’interno della società, il senso di una libertà storicamente e civilmente intesa, il metodo per l’indagine della verità e le sue conseguenze sulla società, il rapporto coi maestri (e dunque a cosa servono i modelli), le caratteristiche dell’uomo, la luce e l’ombra dei vari momenti della vita. L’intento della rassegna è quello di mostrare quanto si possano caricare di interesse alcuni dibattiti sviluppatisi nel Quattrocento fra i nostri migliori umanisti, che hanno nutrito la cultura europea nei secoli a seguire. Questa volta non c’è un unico testo critico base di riferimento, ma alcuni dei tantissimi volumi di Eugenio Garin, che, come curatore e come autore, ha rimesso in circolazione nel dibattito culturale del secondo dopoguerra un sua idea di Umanesimo fortemente connotata in senso etico e civile. A qualche anno dalla sua morte, e proprio oggi che molti dei suoi libri compiono mezzo secolo mentre si vanno celebrando da parte di istituzioni e accademie gli anniversari di nascita e di morte dei protagonisti dell’Umanesimo (Petrarca, Alberti, Valla, Salutati), la domanda da porsi è la seguente: è possibile riappropriarci del significato del nostro Umanesimo storico? Quello che ci lascia quella stagione è un fardello di erudizione oppure una grande eredità etica, propria di chi ha riformulato le coordinate dell’uomo?    
La scommessa dell’iniziativa è quella di far dialogare studiosi di generazione diverse (dall’intellettuale di fama internazionale al giovane ricercatore) di fronte a un pubblico anch’esso eterogeneo – come nelle abitudine della Bottega dell’Elefante – per età, interessi, livello culturale. Avvalendosi anche del linguaggio musicale – ogni pomeriggio sarà accompagnato da una colonna sonora – e di quello figurale per l’incontro su Leon Battista Alberti.
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DIALOGHI TRA RINASCIMENTI. CALENDARIO E PROGRAMMA

1)  MERCOLEDì 27 febbraio 2008 ORE 17,30
(STORIA-FILOLOGIA) Lo scandalo del vero. Due opposte visioni dell’intellettuale
La filologia etica di Lorenzo Valla (De falsa credita et ementita Constantini donatione declarata) contro l’ “opportunismo cortigiano” di Francesco Filelfo (Satyra in Vallam)
Andrea Severi e Cristina Renzetti
ne discutono con
CARLO GINZBURG e MARIANGELA REGOLIOSI

2) MERCOLEDì 5 marzo 2008 ORE 17,30
(PEDAGOGIA-POLITICA) Cultura e vita civile. Chi sono i maestri?
La cultura come cosa viva nelle lettere e nei trattati educativi dei grandi maestri del Quattrocento: Pier Paolo Vergerio, Guarino Veronese, Vittorino da Feltre. L’educazione umana e quella civile si saldano: la cultura diventa politica in Leonardo Bruni e Coluccio Salutati.
Andrea Severi e Cristina Renzetti
ne discutono con
CARLO VECCE e FRANCESCO FRANCHI

3) MARTEDì 18 marzo 2008 ORE 17,30
(ARCHITETTURA-FILOSOFIA) La luce e l’ombra del “camaleonte”: il sorriso beffardo di un architetto umanista
Alberti architetto vs Alberti umanista
Formazione e disfacimento, aggregazione e disgregazione in Leon Battista Alberti
L’alberti esaltatore delle capacità costruttive dell’uomo nel De re aedificatoria vs l’Alberti che irride la condizione umana negli Apologhi, nelle Intercenali e nel Momus
Andrea Severi e Paolo Cova
ne discutono con
LOREDANA CHINES e ARTURO CALZONA

4) MERCOLEDì 26 MARZO 2008 ORE 17,30
(FILOSOFIA-ANTROPOLOGIA) Più che angelo o come una bestia: chi è l’uomo?
L’Oratio de hominis dignitate di Pico della Mirandola che esalta il libero arbitrio dell’uomo vs il Principe di Machiavelli, che ritiene inestirpabile la parte ferina dell’uomo
Andrea Severi e Angelo Valenza
ne discutono con
PIER CESARE BORI e GIAN MARIO ANSELMI

Lettori: Matteo Belli, Lorenzo Bonaiuti e Micaela Piccinini
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Ciclo3 I classici italiani per l'infanzia
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A cura dell'Associazione di lettura "La Bottega dell'Elefante", in collaborazione con il dipartimento di Italianistica dell'Università di Bologna, la rivista Griselda on line, l'associazione ADI-SD, con il patrocinio del Comune di Bologna e il contributo della Fondazione Carisbo.


"Aprile è il mese più infantile"... La Bottega propone quattro incontri sui classici italiani per l'infanzia, per riscoprire o ribadire la bellezza letteraria di questi "grandi libri per piccoli". 
Leggere la letteratura con la letteratura, e considerare la letteratura per l'infanzia come grande patrimonio di classici nel senso che Calvino diede al termine. Con questi principi la Bottega dell'Elefante porta avanti il suo nuovo progetto.
Confronteremo le collodiane avventure di Pinocchio, sempre sorprendenti,  con la "filastrocca di Pinocchio" scritta negli anni sessanta da Rodari; ribalteremo il diario  del bravo Enrico Bottini su quello del discolo Giannino Stoppani (Cuore e Gianburrasca); prenderemo come campioni del novecento per l'infanzia due scrittori particolari come Silvio D'Arzo ed Elsa Morante; infine ancora una volta ritroveremo le nostre radici al fondo delle  fiabe italiane  trascritte da Calvino.
Lo faremo, secondo nostro costume, a partire dai  testi (nella lettura di Massimo Sceusa, Micaela Piccinini, Margaret Collina) cui seguiranno l'interpretazione originale di  Tiziano Scarpa, Bruno Tognolini, Laura Nay, Roberto Freak Antoni, Fabrizio Frasnedi,  Giusi Quarenghi, Stefano Calabrese, Francesca Matteoni. Per unire alla voce del testo  quella di scrittori, poeti, docenti di italianistica.


Aula absidale di Santa Lucia, via de Chiari 23, Bologna
Mercoledì 1 aprile, alle ore 17
Pinocchio x 2: da Collodi a Rodari
con Tiziano Scarpa e Bruno Tognolini. Conduce Magda Indiveri; legge Massimo Sceusa.

Martedì 7 aprile, alle ore 17
Caro Diario: Cuore e Giamburrasca
Con Laura Nay e Roberto Freak Antoni. Conduce Giorgia Ferro; legge Micaela Piccinini.

Giovedì 23 aprile, alle ore 17
D'Arzo e Morante: il 900 per l'infanzia
Con Fabrizio Frasnedi e Giusi Quarenghi. Conduce Magda Indiveri; legge Massimo Sceusa.

Martedì 28 aprile, alle ore 17
Fiabesche trasformazioni (le fiabe italiane trascritte da Calvino)
con Stefano Calabrese e Francesca Matteoni. Conduce Giorgia Ferro; legge Margaret Collina.

                                                         


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